Diritto all'assistenza sanitaria su tutto il territorio. Parte da questo principio la proposta alternativa ai tagli alle strutture sanitarie imposte del piano Zuccatelli, fatta dalla Provincia di Salerno. E così l'ospedale di Castiglione potrebbe salvarsi dalla mannaia dei numeri che giudicano poco produttivo questo plesso della Costiera amalfitana. Si tratta di razionalizzare e di non tagliare i servizi, soprattutto quelli legati alla prima emergenza ha dichiarato durante la conferenza stampa il presidente Edmondo Cirielli- occorre creare una rete assistenziale che tenga conto non del mero computo dei posti letto ma delle caratteristiche orografiche e demografiche della provincia.La ratio non può essere quella di chiudere gli ospedali ma di renderli complementari, ognuno con le proprie eccellenze. E così facendo fede al concetto del diritto all'assistenza, e tenendo conto delle diverse realtà territoriali, considerando anche il discorso sovraffollamento nei periodi turistici, il presidio di Castiglione di Ravello deve essere dotato di almeno un reparto di stabilizzazione: un modo per dire che non si tocca. Nello specifico per gli altri plessi a rischio in tutto il salernitano: gli ospedali di Battipaglia e di Eboli devono diventare complementari, Agropoli deve mantenere il presidio di primo livello, Oliveto Citra rimane un presidio non di alta specializzazione, lAzienda universitaria del Ruggi dAragona dovrebbe diventare un polo che comprenda i presidi di Cava deTirreni, di Castiglione di Ravello, di Mercato San Severino e del Da Procida. I presidi farebbero da filtro al Ruggi per il primo intervento e consentirebbero di garantire a tutta la popolazione il diritto alla prima assistenza. La ratio non può essere quella di chiudere gli ospedali ma di renderli complementari, ognuno con le proprie eccellenze ha precisato Cirielli, specificando che - liniziativa della Provincia è di natura politica, non avendo lEnte la competenza specifica in materia. Nella nostra idea di piano è prevista la creazione di una rete delle emergenze con diversi presidi dislocati sullintero territorio della provincia. Ora si attende il responso della Regione Campania.